Avete sentito parlare della nuova Nutella Vegana? Ma sarà una genialata o solo l’ultima trovata pubblicitaria?
La recente apparizione della Nutella Vegana sugli scaffali ha destato non poco clamore, specialmente fra chi si nutre seguendo filosofie vegan o ha esigenze dietetiche specifiche per le intolleranze. Ci si chiede: in che modo si differenzia dalla Nutella di sempre? Andiamo a scoprirlo insieme.
Sembra che tutti ne parlino: la Nutella Vegana si fa strada nei supermercati e le persone non vedono l’ora di capire se sarà un’opzione più leggera oppure se forse contiene persino più zucchero del solito. Basta un rapido sguardo alle etichette nutrizionali per vederci un po’ più chiaro.
Confronto tra Nutella Vegana e la classica
Un sacco di gente si interroga sulla composizione della Nutella Vegana. Questa versione senza derivati animali è fatta con cose come ceci e sciroppo di riso. Da quel che si legge, pare abbia meno zuccheri: 45,4 grammi ogni 100 grammi, contro i 56,3 della versione standard. Anzi, badate però che la differenza non è abbastanza marcata da etichettarla come la scelta della salute.
Guardando le calorie, le due Nutelle sono quasi gemelle, ma curiosamente la Nutella Vegana ha un filo di grassi in più. Insomma, difficile dire che sia il nuovo elisir per mantenersi in forma o per scappare dal dolce.
Che cosa c’è dentro la Nutella Vegana?
La Nutella Vegana si distacca dalla sorella tradizionale per l’assenza del latte in polvere, e compaiono invece ceci e sciroppo di riso. Per il resto, i soliti ingredienti ci sono tutti: zucchero, olio di palma, cacao, nocciole, lecitina di soia e vanillina, stando stabile la percentuale delle nocciole.
Ecco l’elenco degli ingredienti che trovi sul pack:
– Zucchero
– Olio di palma
– Nocciole (13%)
– Ceci
– Cacao magro (7,4%)
– Sciroppo di riso in polvere
– Emulsionanti: lecitine (soia)
– Sale
– Aromi
Oh, e poi c’è il bonus: è senza glutine e ha l’okay vegan della Vegetarian Society. Nonostante sui social ci siano commenti su quanta bontà offra, ricordiamoci che non siamo davanti a un toccasana per la salute. Meglio non esagerare, o magari scegliere alternative ancora più sane tipo la Crema Novi, che sfoggia orgogliosa un’alta percentuale di nocciole italiane.
E allora, siete dei curiosi degli alimenti novità? Avete già provato questa Nutella Vegana? Vi convince o il richiamo della buona vecchia Nutella è più forte?
“Si è ciò che si mangia”, sosteneva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, mettendo in luce come la nostra alimentazione rifletta e influenzi direttamente il nostro essere. In un’epoca in cui l’attenzione verso la sostenibilità e le scelte etiche alimentari è in costante crescita, il lancio della Nutella Vegana da parte di Ferrero si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione dei consumi. Questo nuovo prodotto non è solo una risposta alle esigenze di un pubblico sempre più attento all’origine degli ingredienti, ma rappresenta anche un segnale di come le grandi aziende stiano iniziando a riconsiderare le loro offerte per adattarsi a un mercato in evoluzione. Tuttavia, il dibattito sulla salute e la nutrizione che accompagna il lancio di questa nuova versione svela una verità più profonda: cambiare gli ingredienti non trasforma automaticamente un prodotto indulgente in un’opzione salutare. La Nutella Vegana, pur essendo un passo avanti verso l’inclusività alimentare, solleva questioni importanti sul significato di “mangiare sano” e sul ruolo che le grandi marche dovrebbero giocare nella promozione di stili di vita veramente salutari. In questo scenario, il consumatore rimane al centro, armato della responsabilità di scegliere non solo in base al gusto, ma anche alla consapevolezza.